Letto a gennaio 2024
Tutta la bellezza del mondo, Patrick Bringley
La trama (dal sito di Solferino)
Ogni anno a New York milioni di persone salgono la grande scalinata in marmo per visitare il Metropolitan Museum of Art. Ma solo pochi eletti hanno accesso illimitato a ogni nicchia e ogni armadio blindato del museo: sono i custodi, in abito blu scuro, che girano discretamente per le grandi sale e tengono d’occhio i tesori raccolti (oltre due milioni di pezzi la sola collezione permanente) in quasi un milione di metri quadrati. Nel 2008 Patrick Bringley, venticinquenne neolaureato in carriera all’ufficio eventi della prestigiosa rivista «The New Yorker», non avrebbe mai pensato di diventare uno di loro. Sconvolto dalla morte dell’amatissimo fratello maggiore, rifugge una vita che gli pare all’improvviso effimera e inutile e cerca conforto nel posto più bello che conosce: il Met, che diventa per un decennio la sua casa lontano da casa.
Bringley entra nel museo come un fantasma, silenzioso e quasi invisibile, ma presto trova la sua tribù: i 499 altri guardiani, un mosaico di artisti, musicisti, colletti blu, immigrati, ex bancari e sognatori, con orari di lavoro massacranti, con il pubblico e con le opere d’arte. Lo seguiamo mentre si occupa di delicati tesori dell’epoca egizia e romana, passeggia nei labirinti sotto le gallerie, consuma nove paia di scarpe e si meraviglia ogni giorno della bellezza che è affidata alle sue cure. Tutta la bellezza del mondo è il ritratto sorprendente e suggestivo, dall’interno più profondo, di un grande museo, dei suoi segreti e delle persone che li custodiscono.

L’autore (dal sito di Solferino)
Ha lavorato per dieci anni come custode al Metropolitan Museum of Art di New York. In precedenza, si era occupato di eventi per la rivista «The New Yorker». Vive a Brooklyn con la moglie e i due figli. Tutta la bellezza del mondo è il suo primo libro.
Il nostro verdetto
Non posso essere del tutto oggettiva con questo libro, perché da qui è iniziata la mia avventura nel bookclub di Webinarte. Sono salita su un treno già in corsa, che, tra le mille cose che webinarte offre, bisogna avere il tempo di orientarsi. Ho iniziato tra i corridoi del Museo più grande d’America, in compagnia di una figura che esce da un ruolo che solo apparentemente può sembrare anonimo, e ci racconta una storia di rivoluzione e luce.
Il titolo è già una promessa, o meglio un manifesto sul potere dell’arte.
Il nostro protagonista, come assistente di sala ala Met, gode della bellezza in dosi massicce grazie alla sua condizione privilegiata, ma non solo la sindrome di Stendhal ha il potere di cambiarti la vita: per tutti gli altri la bellezza va bene anche assimilarla a piccole dosi, sa mettere radici e compiere la sua rivoluzione.
La scrittura è semplice, forse troppo (questo lo abbiamo detto) ma il viaggio nelle sezioni del Met è imperdibile. Se non volete fare come la sottoscritta, che ha preso meticolosamente nota di tutte le opere pagina per pagina per cercarsele su Google, nelle ultime pagine del libro c’è l’elenco di tutte le citazioni, e sul sito dell’autore è presente lo stesso elenco con il link diretto all’immagine del Met e alla descrizione.
Gabriella D’Ippolito
Tutta la bellezza del mondo
All the beauty in the world, Patrick Bringley
Traduzione di Serena Bianchi
Solferino, 2023
253 p.
ISBN 978-88-282-1307-9