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SARGENT – DAZZLING PARIS

John Singer Sargent al Musée d’Orsay

A cento anni dalla morte, una grande mostra al Musée d’Orsay riporta alla ribalta John Singer Sargent (Firenze, 1856 – Londra, 1925). Tra i più grandi pittori del XIX e dell’inizio del XX secolo, fu venerato negli Stati Uniti (dov’era considerato il più importante ritrattista americano del suo tempo) e famoso anche nel Regno Unito, dove trascorse gran parte della sua carriera. In Francia, diversamente e stranamente, il suo nome è stato dimenticato dal grande pubblico, nonostante fu proprio a Parigi che Sargent ricevette la sua formazione, sviluppò il suo stile e ottenne i suoi primi successi creando alcuni dei suoi più grandi capolavori.

Realizzata in collaborazione con il Metropolitan Museum of Art di New York, dal 23 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, “Sargent. Gli anni parigini (1874-1884) ricostruirà, con oltre 90 opere, l’ascesa fulminea del pittore statunitense, ripercorrendo l’ascesa rapida e straordinaria dell’artista. Sargent giunse a Parigi nel 1874, a soli diciotto anni, per studiare sotto la guida di Carolus-Duran, e la mostra ripercorre la sua carriera fino alla metà degli anni Ottanta dell’Ottocento, periodo in cui, dopo lo scandalo suscitato dal ritratto di Madame Gautreau (Madame X) esposto al Salon, si trasferì a Londra.

Durante questo decennio Sargent forgia il proprio stile nel vorticoso crogiolo artistico della Ville Lumière, che con l’ascesa dell’Impressionismo si avvia a diventare capitale mondiale dell’arte. Qui, oltre a trovare sostegno tra gli espatriati, il giovane pittore si integra brillantemente nella società francese stringendo legami con artisti, scrittori e mecenati illuminati. I suoi ritratti di queste personalità riflettono infatti una società cosmopolita in rapido cambiamento.  E fu proprio nella ritrattistica che Sargent si distinse, raggiungendo una fama senza pari, grazie alla sua straordinaria abilità tecnica, al tocco sicuro, ai colori luminosi e alle composizioni audaci. Questa combinazione di qualità, talvolta provocatoria, conquistò i critici dell’epoca, che lo considerarono l’erede di Velázquez. Henry James, scrittore e amico di Sargent, definì il talento dell’artista “stranamente inquietante”.

Tuttavia, nel 1884, il ritratto di Virginie Gautreau – che lo stesso artista considerò “la cosa migliore che abbia mai fatto” – suscitò accese polemiche al Salon. Le critiche, concentrate sulla moralità del soggetto ritratto, riflettono le tensioni sociali e mondane legate all’arte della ritrattistica pubblica nella Francia di fine Ottocento. Una sezione della mostra è dedicata a questo episodio cruciale nella carriera di Sargent, includendo l’eccezionale esposizione del dipinto, concesso in prestito dal Metropolitan Museum of Art, e visibile a Parigi per la prima volta dal 1884.

La mostra, basata su un’approfondita ricerca, vuole evidenziare anche i legami duraturi dell’artista con la città dove si formò, nonostante il suo successivo trasferimento a Londra. Un esempio significativo è il suo contributo, nel 1890, all’ingresso dell’Olympia di Manet – un artista da lui profondamente ammirato – nelle collezioni nazionali francesi. La Francia fu anche il luogo in cui Sargent ricevette un primo riconoscimento istituzionale: nel 1892, lo Stato francese acquistò il suo ritratto della ballerina Carmencita per il Musée du Luxembourg.

SARGENT- Dazzling Paris

Musée d’Orsay, Parigi

Fino al 26 gennaio 2026

Alessandra Dardes