LE ANTICHE ABBAZIE DELLA VAL DI SUSA
I GRANDI PALAZZI DI TORINO, CON VISITA ESCLUSIVA
LA MOSTRA “DA BOTTICELLI A MUCHA”A PALAZZO CHIABLESE
LE COLLEZIONI DEI GENOVESI A LA VENARIA REALE
Immaginatevi la scena: siamo sul pullman, al ritorno dalla visita alle Residenze dei Savoia, stanchi
quel tanto per non poterne più delle spiegazioni ma non tanto da non poter continuare a
chiacchierare fra noi. Quelle chiacchiere belle, dove si impara a conoscersi un po’ di più e, magari, a
scoprire altre passioni comuni, oltre a quella che ci ha appena portato a riempirci gli occhi di
bellezza e a fulminare il contapassi. Ed è qui che Daniela, la mia vicina di posto, mi racconta che,
nel tempo libero, fa la guida volontaria all’Abbazia di Novalesa, in Val di Susa: e, in un attimo, mi si
apre un mondo.
Un mondo fatto di ricordi, perché quelli sono i luoghi della parte più tenera della mia memoria,
legata ad una nonna meravigliosamente terribile e terribilmente devota, che alle abbazie della Val di
Susa aveva affidato la sua assicurazione sulla vita: se sono ancora viva, pregava, ci vediamo fra
dieci anni. E visto che il primo voto era stato fatto in mia presenza, i successivi non potevano che
prevederla, prima come compagna, poi come autista, e sempre come nipote affascinata dai luoghi,
dalla loro bellezza e dalla loro storia.
Per certi versi, qui si è fatta l’Italia, con queste abbazie abbarbicate come falchi di pietra sulle cime
più alte delle montagne, pronte a sorvegliare gli attacchi nemici, o nascoste fra le macchie del
bosco, aperte a chiunque avesse bisogno- di cibo, di protezione, di rifugio. Qui si è preservata la
cultura occidentale, sopravvissuta alle orde degli invasori nella quiete degli Scriptoria, fra le mani
pazienti degli amanuensi, custodi attenti delle nostre radici. Qui ha preso forma il monachesimo
delle origini, praticato secondo una Regola che ancora oggi ci mostra i suoi frutti, dalle architetture
di pietra ai colori accesi degli affreschi, lasciandoci ogni volta stupiti ed ammirati. E da qui sono
passati migliaia di pellegrini, in cammino lungo la via Francigena per giungere fino a Roma, nella
culla della Cristianità .
Sono luoghi che meriterebbero di essere percorsi e ripercorsi, per saziare gli occhi di bellezza e
tutto il resto di consapevolezza, alla scoperta di una luce che ancora brilla, in quei secoli
ingiustamente definiti bui, e ancora illumina il nostro cammino, di ricerca di una identità .
E se sono in pochi a conoscerli, bisogna correre ai ripari, quanto meno noi di WebinARTE che
siamo dei veri “Beauty-busters”, pronti a tuffarci nell’ennesimo piatto ricco che il nostro Paese e i
nostri soci ci propongono.
Un ringraziamento particolare va infatti a Daniela, che oltre ad averci garantito una apertura
esclusiva all’Abbazia di Novalesa, inclusa la visita ad un ciclo di affreschi normalmente chiuso al
pubblico, ci accompagnerà come guida. E un altro enorme grazie ad Eleonora che ci ha
confezionato una sorpresa con i fiocchi, tanto più gradita quanto più inaspettata: la visita, in
esclusiva e a porte chiuse e in via del tutto eccezionale, di Palazzo Bricherasio, oggi sede della
Banca Sella. Ultimo, ma non ultimo, Alessandro Sala che ci guiderà a Venaria, nella parte dedicata
alla Reggia e nel secondo palazzo storico torinese (ancora in via di definizione, perché è estate
anche a Torino): inoltre, sempre grazie ad Alessandro, avremo nuovamente l’opportunità di cenare a
Villa Marone Cinzano, in un piccolo evento organizzato solo per noi.
Ultimissima – e dolente- precisazione: sia per la ricchezza del programma e per la sua esclusività ,
sia anche per i costi sempre più stellari dei servizi a terra (il pullman su tutti, ma anche i parcheggi e
i pedaggi vari), per poter mentenere un prezzo ragionevole è necessario che i partecipanti siano
almeno 20.
La formula è mista (Agenzia viaggi e WebinARTE) , essendo previsti servizi a terra che non
possiamo prenotare in autonomia. Vi lasciamo comunque liberi di scegliere l’hotel dove pernottare,
anche se vi forniremo indicazioni in merito.
I possessori della Carta Piemonte sono pregati di ricordarlo all’atto della prenotazione, per poter
procedere allo storno del costo dei biglietti in convenzione.
PROGRAMMA
Venerdi 5 Settembre ore 13.30 La Torino segreta: i palazzi privati e la Mostra da Botticelli a Mucha a Palazzo Chiablese
Ritrovo dei partecipanti in luogo da concordarsi, per poi dirigerci alla volta di Palazzo Bricherasio,
dove ci attendono gli storici dell’arte per farci visitare gli interni, solitamente chiusi al pubblico.
La seconda visita è alla mostra “Da Botticelli a Mucha”, a palazzo Chiablese, prorogata fino alla fine di questa settimana.
La visita terminerà intorno alle 5, per permetterci di tornare nei rispettivi hotel e prepararci per la
cena a Villa Marona Cinzano, riservata ai partecipanti e anche ai soci che volessero raggiungerci qui
e ai loro ospiti.
Sabato 6 Settembre, intera giornata Le Abbazie della Val di Susa
Di buon mattino, partenza in pullman privato alla volta della prima tappa delle abbazie della Val di
Susa, la Sacra di San Michele.
La Sacra si raggiunge a piedi, con un breve percorso in salita.
La visita durerà circa due ore, dopodiché raggiungeremo in pullman la Precettoria di Sant’Antonio
di Ranverso, uno dei rari esemplari di architettura gotica della zona, la cui storia ci porta nel cuore
degli ospedali intitolati al Santo, da sempre protettore dei malati di ergotismo, una terribile
intossicazione da segale cornuta chiamata popolarmente “Fuoco di Sant’Antonio”. Visiteremo poi
anche la Chiesa, con il polittico della Natività di Defendente De Ferrari e gli affreschi di Giacomo
Jaquerio.
Possibilità di pranzare (tassativamente light lunch!) in un agriturismo nei dintorni
Subito dopo pranzo, il pullman ci porterà a Novalesa, dove ci attendono prima la visita a porte
chiuse dell’Abbazia, guidata da Daniela, e poi un giro nel paese, antico centro di confluenza delle
principali vie di transito del Moncenisio e insospettabilmente ricco di opere d’arte.
Rientro a Torino, in tempo per la cena (libera)
Domenica 7 settembre, mattino Le Collezioni dei Genovesi e la Venaria Reale
Ritrovo dei partecipanti in Stazione o direttamente alla biglietteria, in tempo per la visita alla mostra
dedicata al grande collezionismo genovese: Magnifiche Collezioni, recita il titolo e vi assicuro che
non c’è esagerazione alcuna, in questa bellissima selezione di capolavori appartenenti alle
collezione della Genova dei Dogi e del Sieglo, con Rubens, Van Dyck, Guido Reni e Orazio
Gentileschi e molto molto molto altro. Qui vi guiderò io, mentre per la seconda parte della visita,
dedicata ai saloni della Venaria, potremo godere della spiagazione di Alessandro.
I nostri servizi terminano qui, anche se, ovviamente, per chi vorrà , ci sarà spazio per il pranzo e per
il ritorno a Torino.